
La lotta fitosanitaria è mirata particolarmente alle tre grandi nemiche della vite: peronospora, oidio e botrite.
PERONOSPORA: con questo termine si usa descrivere molti funghi peronosporali, nello specifico quello della vite è la Plasmopara viticola.
Le macchie sulle foglie sono trasparenti prima, gialle poi che formano efflorescenza al verso, poi disseccano e avvizziscono.
Il danno sul grappolo è molto grave, gli acini non arrivano a maturare a causa della sofferenza per il mancato processo di fotosintesi della pianta.
OIDIO: Oidium o MAL BIANCO è causato dal fungo parassita Erysiphe necator, è tra le più gravi malattie fungine della vite, da curare con interventi tempestivi, si sviluppa con temperature intorno ai 30 gradi e si riconosce come una polverina bianca molto fine che si spande su fusti, sulle foglie e sui grappoli in crescita.
BOTRITE O MUFFA GRIGIA malattia causata dal fungo Botrytis cinerea in grado di sopravvivere d’inverno: non è semplice distinguere la muffa grigia dall’oidio, occorre un’osservazione più attenta. Si tratta sempre di una polverina biancastra, ma la muffa grigia colpisce foglie, grappoli in formazione, cirri e pampini che assumono una colorazione brunastra. Gli acini completamente ricoperti di questa muffa, marciscono in mancanza di un intervento tempestivo.
I due periodi di maggior pericolo di sviluppo della Botrite sono la fioritura e il lasso di tempo che intercorre tra invaiatura e maturazione, quindi i periodi in cui trattare con prodotti anti botritici sono la fioritura, il momento che va dall’allegagione alla chiusura del grappolo, il periodo dell’invaiatura e della maturazione (ponendo particolare attenzione ai tempi di carenza).
Peronospora, oidio e botrite, possono arrivare a compromettere l’intero raccolto quindi intervenite con un calendario prefissato con le irrorazioni.
Intorno a metà maggio effettuate la prima ramatura (ossicloruro di rame e zolfo bagnabile).
La vigna, prima della fioritura, dovrebbe ricevere il rame tre volte.
E’ importante che dopo l’irrorazione trascorrano 24 ore senza piovere al contrario l’operazione dovrà essere ripetuta entro i tre giorni successivi.
La fioritura dura circa 15 giorni e in questo lasso di tempo sarebbe opportuno non irrorare la vigna, ma se ciò si rendesse necessario è importante ridurre la dose dei prodotti della metà.
E’ tempo di interrare il sovescio.
VINO
Con Luna calante inizia il secondo travaso di vino e si riordina la cantina.
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